
La Francia sta attraversando un periodo molto difficile sotto diversi punti di vista (politico, economico e sociale). Questo periodo di crisi sta generando forti tensioni che culmineranno con la proclamazione di diverse giornate di sciopero inter-professionale, abbiamo alle spalle già tre giornate di sciopero indette dai sindacati (10 e 18 settembre; 2 ottobre).
Dopo aver superato per un soffio lo scoglio presentato dalle due mozioni di sfiducia adesso inizia il vero lavoro del governo Lecornu II: la presentazione e l’approvazione della legge di Bilancio 2026. Nel frattempo è stata sospesa la controversa riforma delle pensioni.
AGGIORNAMENTI DEL 16 OTTOBRE: Entrambe le mozioni di censura presentate dalle opposizioni sono state respinte! Quella presentata dalle sinistre si è avvicinata molto (271 voti) al minimo necessario (289). La seconda, presentate dalle destre, è andata peggio (144 voti).
Il governo Lecornu II adesso può dedicarsi alla definizione della legge finanziaria 2026 e al confronto con le sigle sindacali.
Nonostante le trattative intavolate, e gli accordi presi nei giorni scorsi, il nuovo governo potrebbe cadere stamattina di fronte a ben due mozioni di censura (sfiducia) presentate dalle opposizione. Questo a causa di deputati repubblicani e socialisti che potrebbero votare contro, contrariamente alle indicazioni generali di partito.
AGGIORNAMENTI DEL 15 OTTOBRE: la riforma delle pensioni è stata sospesa fino alle elezioni presidenziali del 2027! Il premier Lecornu ha accolto le istanze dei Socialisti in cambio del loro appoggio. Qualcuno potrà ancora salvarsi.
Accontentare una parte (il PS) per scontentarne un’altra (i Republicani) che potrebbe far saltare il banco.
Giovedì 16 il nuovo governo sarà sottoposto alle mozioni di censura (una sorta di sfiducia) presentate dalle opposizioni (“Rassemblement National” della Le Pen e “La France insoumise” di Mélenchon).
AGGIORNAMENTI DEL 14 OTTOBRE: il governo Lecornu II è sostenuto dall’area centrista del Parlamento (macroniani) e dai Repubblicani (centro-destra, sostegno “esterno”).
Nel frattempo “Rassemblement National” (la “destra” di Marine Le Pen) e “La France insoumise” (la “sinistra” di Mélenchon) hanno presentato entrambe una mozione di sfiducia verso l’attuale governo. Lecornu si salverà solo se parte del Partito Socialista voterà a suo favore.
Come già detto ieri il nodo della discordia è la riforma delle pensioni. I Repubblicani (che appoggiano il governo) ne chiedono la prosecuzione, i Socialisti la sospensione.
Quello di Lecornu è un governo di scopo che ha l’obiettivo di approvare la sola legge finanziaria 2026, un Bilancio che rischia di tagliare una parte sostanziale dello stato sociale a causa dell’elevato rapporto deficit / PIL (ben oltre il 5%) esploso negli ultimi anni sotto la presidenza Macron. Nel frattempo si deviano importanti risorse per la “Difesa” e il riarmo. Le previsioni non sono rosee.
AGGIORNAMENTI DEL 13 OTTOBRE: il governo Lecornu II appare già segnato perché si appoggerebbe a partiti che hanno richieste opposte come la sospensione o meno della controversa riforma delle pensioni. Il governo potrebbe già cadere mercoledì 15 ottobre.
Quando la prossima giornata di sciopero?
Dopo lo sciopero del 2 ottobre non è ancora stata comunicata la data della prossima mobilitazione
Lo stallo politico sta disorientando tutti, anche i sindacati che stanno aspettando la definizione del nuovo governo per intavolare delle trattative e/o la proclamazione di giornate di mobilitazione.
NOTA: tieni in considerazione la presenza di possibili disagi anche nell’operatività dei principali luoghi di interesse (torre Eiffel, Louvre, reggia di Versailles, ecc.) sotto forma di apertura ritardata o addirittura di chiusura. Consiglio caldamente di visitare i rispettivi siti ufficiali per valutare eventuali aggiornamenti.
Siti di approfondimento:
L’internaute – Le Parisien – Sortir à Paris – C’est la grève –
profilo X della “Direction générale de l’aviation civile” –
profilo X della Prefettura di Parigi
Per comprendere le sigle in ballo e gli effetti degli scioperi
Il trasporto pubblico nella Île de France, la regione di cui Parigi è capoluogo, viene operato in gran parte dalle seguenti società (a nome della Île de France Mobilités):
- la RATP che controlla le reti di: metropolitana, autobus, tram e RER (di significativo a livello turistico: la linea A fra Parigi e Disneyland Paris; la linea B fra Parigi e l’aeroporto di Orly con l’ausilio dell’Orlyval).
Le linee 1, 4 e 14 della metropolitana sono automatizzate perciò, solitamente, circolano pressoché regolarmente ma sono a rischio saturazione. Le altre, nel caso peggiore, potrebbero rimanere ferme o circolare, a frequenza ridotta, solo nelle ore di punta: 7:30 – 9:30 e 16:30 – 19:30 - la SNCF che controlla la rete ferroviaria francese gestendo le linee ad alta velocità (TGV), la rete Transilien e la rete RER (di significativo: la parte di linea B che collega Parigi all’aeroporto Charles de Gaulle; la linea C che collega Parigi a Versailles)
Clicca qui per conoscere le informazioni relative allo sciopero del 2 ottobre
Sciopero del 2 ottobre
Info ufficiali: Île de France mobilités – Bonjour RATP
Traffico normale sull’intera rete della metropolitana, sul RER A e sulla rete di bus RATP e tram
Traffico quasi normale sul RER B e leggermente perturbato sul RER C (tre treni su quattro)
Disagi sulle linee Transilien e sul resto delle linee RER
Traffico normale per i TGV
Trasporto aereo
Aeroporto di Beauvais: sono previsti ritardi e cancellazioni (annuncio)
Aeroporti CDG e di Orly: nessuna interruzione significativa nel trasporto aereo in cui è previsto un impatto molto limitato.
Corteo di protesta
Il corteo dei manifestanti partirà alle 14:00 da place d’Italie (nel 13° arrondissement) e giungerà a place Vauban (nel 7° arrondissement, di fronte alla cupola des Invalides). Cliccando qui troverai il comunicato ufficiale con ulteriori indicazioni da parte della Prefettura di Parigi.
Le manifestazioni proseguiranno in place de la République a partire dalle 18:30.
Chiusure, ritardi e/o possibili disagi
La torre Eiffel rimarrà chiusa. Il Louvre e il museo de Cluny garantiranno un’apertura parziale delle loro sale a causa della mancanza di personale.
Clicca qui per conoscere le informazioni relative allo sciopero del 18 settembre
Sciopero del 18 settembre
- Sono state annunciate le disposizioni ufficiali per lo sciopero del 18 settembre nel settore del trasporto pubblico
- Il corteo principale dei manifestanti partirà alle 14:00 da place de la Bastile con destinazione place de la République e arrivo finale in place de la Nation (info). Consiglio caldamente di tenersi lontani da queste zone
- In seguito alla giornata di sciopero diversi luoghi di interesse, fra cui il Louvre, la torre Eiffel e la reggia di Versailles, presenteranno dei disagi. Consiglio di valutare caso per caso controllando le informazioni ufficiali sui rispettivi siti di riferimento
- Rinviato lo sciopero dei controllori di volo alle giornate che vanno dal 7 al 9 ottobre (info). Confermato quello delle sigle sindacali legate ai lavoratori delle compagnie aeree
Comunicazioni ufficiali per il 18 settembre
Clicca qui per avere maggiori informazioni
Metropolitana (ore di punta: 7:30 – 9:30 e 16:30 – 19:30) con diverse stazioni chiuse durante tutto l’arco della giornata:
- circolazione regolare sulle linee automatizzate (ma a rischio saturazione): 1, 4 e 14
- circolazione perturbata e assicurata solo nelle ore di punta: 7, 9, 10 e 13
- circolazione molto perturbata e assicurata solo nelle ore di punta: nelle altre linee
RER: circolazione perturbata sull’intera rete
- linea A (fra Parigi e Disneyland Paris): 3 treni su 4 nelle ore di punta; 2 su 3 nel resto della giornata
- linea B (fra Parigi e l’aeroporto CDG): un treno su due in tutta la giornata
- linea C (fra Parigi e Versailles): previsti due treni su tre
Bus: circolazione perturbata sull’intera rete (maggiori informazioni qui)
Tram: un tram su due sulla linea 7


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